Casa Notizia Sporse dall'hack del PSN del 2011, alcuni clienti di PlayStation vogliono che Sony dicesse esattamente cosa è andato storto con PSN durante il fine settimana

Sporse dall'hack del PSN del 2011, alcuni clienti di PlayStation vogliono che Sony dicesse esattamente cosa è andato storto con PSN durante il fine settimana

Autore : Mila Feb 28,2025

La PlayStation Network (PSN) di Sony ha subito un'interruzione di 24 ore lo scorso fine settimana, attribuito da Sony a un "problema operativo" non specificato. Mentre il servizio è stato ripristinato e gli abbonati PlayStation Plus stanno ricevendo un'estensione del servizio di cinque giorni come compensazione, molti utenti chiedono una maggiore trasparenza per quanto riguarda la causa dell'interruzione.

La violazione dei dati PSN del 2011, compromettendo circa 77 milioni di conti, i carburanti tra alcuni giocatori, suscitando domande sulle potenziali vulnerabilità della sicurezza e sulla necessità di misure proattive per salvaguardare i dati degli utenti. Le reazioni dei social media vanno dalle richieste di spiegazioni dettagliate e future strategie preventive alle critiche alla percepita mancanza di trasparenza di Sony.

L'hack del PSN 2011 rimane una preoccupazione significativa per molti giocatori. Foto di Nikos Pekiaridis/Nurphoto tramite Getty Images.

L'interruzione ha avuto un impatto non solo sui giochi multiplayer online, ma anche i titoli a giocatore singolo che richiedono autenticazione online o connettività Internet persistente. Il tentativo di Gamestop di umorismo riguardo alla situazione si è ritorta contro, mettendo in evidenza il modello di business in evoluzione del rivenditore.

Diversi editori di terze parti hanno risposto all'interruzione estendendo gli eventi di gioco. Capcom ha esteso il suo test beta di Monster Hunter Wilds ed EA ha esteso un evento chiave in FIFA 25.

Nonostante abbia riconosciuto l'interruzione e la sua risoluzione, la comunicazione limitata di Sony ha lasciato insoddisfatti molti clienti e alla ricerca di ulteriori chiarimenti sulla natura della "questione operativa" e le misure prese per prevenire eventi futuri. La risposta dell'azienda, limitata a due tweet, sottolinea la necessità di una comunicazione più solida di fronte a significative interruzioni del servizio.